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Xoops è un CMS modulare PHP-based è XoopsItalia era la comunità italiana ufficiale.

In principio era Xoops Italian Corner

Quando mi sono avvicinato a Xoops il CMS che andava per la maggiore nel settore era Joomla, che giorno dopo giorno prendeva fette di mercato a phpNuke che vedeva il proprio dominio sui server italiani scricchiolare sotto i colpi di bug e pericolose falle di sicurezza. Joomla era più semplice da utilizzare dei propri competitor, si installava e gestiva da un’interfaccia amministrativa immediata e poteva essere utilizzato anche da utenti non particolarmente esperti.

Xoops era un po’ un outsider, riprendeva il concetto di CMS modulare ma offriva una architettura con cui era più semplice interagire per uno sviluppatore, una struttura più ordinata e più facile da estendere e modificare, e soprattutto un motore di templating (Smarty) semplice e molto potente che permetteva di separare logica e layout. In breve iniziarono a nascere all’inizio degli anni 2000 le comunità locali di supporto, e anche sul suolo italiano comparve un gruppo di utenti che fondò il portale Xoops Italian Corner.

Poi venne XoopsIT

Le comunità di utenti vivono alti e bassi, e lo staff è spesso soggetto a continue mutazioni (come ben sa chi cerca di mantenerle); proprio durante uno di questi “cambi generazionali” la comunità passa di mano (a Marco “blueangel” Ragogna) e cambia nome in XoopsIT.
Nuova grafica, nuovi sottodomini dedicati alle varie aree tematiche (temi, moduli, …) e soprattutto una demo interattiva, strumento importantissimo per mostrare le potenzialità di un CMS sempre più stabile e affidabile.

Infine fu XoopsItalia

Dopo un paio d’anni la comunità passa in mano a Danilo “dantom” Tomasino, che la rifonda da zero e la rimarchia XoopsItalia. Nuovo staff (tra cui lo scrivente), molti articoli e contenuti avanzati, come ad esempio plugin custom, temi e tutorial molto approfonditi.
Con il tempo però anche Danilo si approccia verso altri progetti, e la comunità passa nelle mie mani e dei miei capaci collaboratori Davide “ianez” Foresti e Stefano “slyss” Silvestrini.

Insieme riusciamo a portare XoopsItalia al suo massimo apice di popolarità, con migliaia di utenti (di cui centinaia attivi quotidianamente), un libro ufficale (scritto proprio da Stefano), tutorial e contenuti sempre aggiornati, e il pieno riconoscimento di ufficialità da parte del board del progetto madre Xoops.org

Proprio quest’ultima però inizia a vivere il suo momento più burrascoso: litigi interni, divisioni sulla roadmap e sugli obiettivi, fork e fughe. Il risultato è una paralisi totale del progetto Xoops che si potrae per mesi (leggasi quasi due anni), in cui molti sviluppatori e designer perdono interesse verso Xoops e iniziano ad approcciare altre soluzioni (con conseguente crollo di temi e moduli stabili e aggiornati in circolazione).

Alla stasi di Xoops corrisponde ovviamente anche un rallentamento delle attività di XoopsItalia; non potendo di fatto competere con nuovi strumenti che nascevano e crescevano ogni giorno (WordPress su tutti) il flusso di utenti va scemando, e nonostante gli impegni profusi anche nella comunità internazionale (ad esempio io stesso per alcuni mesi ho gestito alcuni moduli chiave del CMS) le visite del portale subiscono una emorragia continua.

Personalmente ho anche iniziato a dismettere Xoops nei miei siti e nelle mie installazioni, in quanto la mancanza di numerose funzionalità out-of-the-box (moduli stabili, temi responsive, riscrittura URL e un’area admin vagamente potente e facile da usare come quello di WordPress tanto per citarne un paio) erano diventate troppo gravi rispetto alle feature offerte dai sistemi competitor.

Un po’ per questi problemi, un po’ perché ognuno ha i propri progetti e i propri percorsi, negli ultimi anni Stefano, Davide ed io abbiamo un po’ mollato sia Xoops che XoopsItalia, e ovviamente le visite da scarse sono passate a saltuarie (nonostante il progetto Xoops sia comunque ripartito su buoni binari).
Dopo un paio d’anni di mantenimento in stand-by, ho pertanto deciso di chiudere il portale principale e i servizi collegati (come il repository SuoloItalico su github che conteneva le traduzioni), magari in attesa di una rinascita futura (del progetto e dell’interesse verso di esso).

So Long, and Thanks for All the Fish…

Che fine ha fatto XoopsItalia?